La Biblioteca comunale La Smilea di Montale presenta il volume “Il tronco di ferro" di Fernando Campigli, in data giovedì 29 febbraio 2024 alle ore 17:00 presso il Salone di Villa Smilea. Saluti istituzionali dell'Assessore alla Cultura Tiziano Pierucci, modera l'incontro il giornalista Giacomo Bini, letture a cura di Ginevra Montano della casa editrice “Porto Seguro”, presente l'autore Fernando Campigli. Ingresso libero e gratuito.
SINOSSI Judit ha quarantacinque anni e sente di non avere mai avuto un luogo in cui sentirsi sicura e vivere senza subire vite e personalità altrui. Vorrebbe una città nuova, dove trovare quella libertà che le appare nelle sembianze di una bicicletta rossa, su cui tornare a pedalare dopo tanti anni. Il percorso è ostacolato dal nemico: un male oscuro fatto di attacchi di panico con vertigini e totale distrazione dal mondo reale. La battaglia decisiva inizia durante una visita al vecchio ospedale di Pistoia. Judit, affascinata da un’antica leggenda, sale sulle impalcature e sfida l’inevitabile malore davanti alle immagini appena restaurate della facciata. Soccombe dopo una sofferta resistenza, ma è soddisfatta per avere accettato e in parte sostenuto la sfida. Le figure dei bacini ceramici, negli sviluppi successivi si sovrappongono e si confondono con luoghi, ricordi e personaggi presenti e passati; su tutti uno zio mai conosciuto, ma da sempre influente nelle vicende della protagonista e della sua famiglia. La morte della madre e il ritorno in Ungheria, da cui era partita giovanissima per studiare in Toscana, la portano sulla via del riscatto attraverso passaggi significativi e inattesi. La svolta finale arriva grazie alla nuova capacità di comprendere i pensieri e le intenzioni degli altri, agli insegnamenti di un ubriacone indovino e all’intrecciarsi della Storia, che muove i destini dei popoli e delle nazioni, con le storie non meno importanti che costruiamo, scena dopo scena, nel nostro vivere quotidiano. Il resto è affidato alle ultime volontà della mamma e a quelle circostanze che Jung ha chiamato sincronicità. Solo ai superficiali appaiono come coincidenze fortuite, anziché accadimenti in cui si possono leggere passi capaci di far maturare, evolvere e portare a compimento le nostre vite.
FERNANDO CAMPIGLI (1966) vive a Montale e insegna clarinetto in una scuola a indirizzo musicale di Prato. Fin da bambino l’interesse per la scrittura e la lettura ha seguito di pari passo quello per la musica. Dopo aver fortemente limitato l’attività di strumentista per una distonia focale che gli ha reso quasi inutilizzabili due dita della mano sinistra, si è dedicato alla composizione di poesie, presentate ad alcune rassegne e a un concorso. Ha scritto articoli, saggi e recensioni per i periodici “Risveglio Musicale”, “Bequadro News” e ha collaborato con la casa editrice Eurarte pubblicando Il linguaggio dei suoni.