Con delibera di Consiglio Comunale n° 32 del 26/04/2005, è stato approvato il Piano Comunale di Classificazione Acustica, unitamente agli elaborati ad essa collegati.
Il Piano di Classificazione Acustica (di seguito anche PCCA) è un atto di pianificazione del territorio di cui tutti i Comuni debbono dotarsi in ottemperanza ai disposti della Legge 447/95 e della L.R. 89/98.
La classificazione acustica prevede la suddivisione del territorio in zone acusticamente omogenee, tenendo conto delle preesistenti e future destinazioni d'uso: è uno strumento di regolazione e pianificazione del territorio, di completamento agli attuali strumenti urbanistici, con il quale l'amministrazione provvede alla tutela e alla salvaguardia della salute degli insediamenti civili e produttivi e dell'ambiente.
Al momento attuale nel territorio del Comune di Montale sono in vigore i limiti previsti dal D.P.C.M. 1 marzo 1991, con la classificazione acustica delle aree basata sul P.R.G.
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Relazione Tecnica di accompagnamento al piano comunale di classificazione acustica |
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Regolamento comunale per la disciplina delle attività rumorose |
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Tav. 1 | quadro d'unione | scala 1:10.000 |
Tav. 2 | 20J25 | scala 1:2000 |
Tav. 3 | 20J17 | scala 1:2000 zona industriale sud Villa Selvavecchia |
Tav. 4 | 20J09 | scala 1:2000 zona industriale nord |
Tav. 5 | 20J01 | scala 1:2000 Montale centro |
Tav. 6 | 20I24 | scala 1:2000 località Stazione |
Tav. 7 | 20I16 | scala 1:2000 |
Tav. 8 | 20I08 | scala 1:2000 |
Tav. 9 | 21J58 | scala 1:2000 |
Tav. 10 | 21J57 | scala 1:2000 area Biagioli |
Tav. 11 | 21I64 |
scala 1:2000 |
Tav. 12 | 21J50 | scala 1:2000 località Fognano e Tobbiana zona sud |
Tav. 13 | 21J49 | scala 1:2000 |
Tav. 14 | 21I56 | scala 1:2000 |
Tav. 15 | 21I48 | scala 1:2000 |
Tav. 16 | 21J42 | scala 1:2000 località Tobbiana zona nord |
Tav. 17 | 21J43 | scala 1:2000 |
Tav. 18 | quadro d'unione dei rilievi fonometrici | scala 1:10.000 |
Reclami, ricorsi e opposizioni
Reclami possono essere presentati all'Ufficio Competente, presso l'U.R.P. o per scritto indirizzandoli al Sindaco e specificando in modo chiaro le ragioni che si intende far valere od i diritti che si ritengono violati.
Avverso il provvedimento conclusivo può essere proposto ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R. entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione del provvedimento stesso, oppure ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dalla comunicazione del provvedimento.