ll Matrimonio Civile è un'unione sancita legalmente. Si celebra a Pubblicazioni avvenute nella Casa Comunale di fronte all'Ufficiale dello Stato Civile che per ricevere la dichiarazione degli sposi e dichiarare la loro unione in Matrimonio deve cingere la fascia tricolore.
La data di matrimonio si concorda con l'Ufficiale dello Stato Civile anche all'atto delle pubblicazioni. Il matrimonio può essere celebrato trascorsi i tre giorni successivi agli otto giorni di Pubblicazione senza che sia stata fatta alcuna opposizione e, comunque, non oltre 180 giorni.
Se i futuri sposi intendono contrarre matrimonio in altro Comune, devono comunicarlo all'atto delle pubblicazioni per il rilascio della delega.
Il matrimonio civile può essere celebrato presso la sala consiliare ubicata nella Villa Smilea, l'ufficio del Sindaco, il salone del centro Culturale Nerucci.
I futuri sposi devono presentarsi il giorno della celebrazione del matrimonio accompagnati da due testimoni a loro scelta, anche fra parenti purché maggiori di età, tutti con documento di riconoscimento in corso di validità.
Gli sposi devono dichiarare quale regime intendono istaurare (comunione o separazione dei beni) e eventuale riconoscimento di figli naturali.
Requisiti
Possono unirsi in Matrimonio tutti i cittadini che siano in possesso di valido certificato di eseguita pubblicazione, italiani e stranieri, di stato libero e maggiorenni. I minorenni che hanno compiuto i 16 anni devono ottenere la preventiva autorizzazione del Tribunale dei minori.
Modalità di richiesta
La richiesta è in forma verbale all'Ufficiale dello Stato Civile che attiverà tutte le pratiche necessarie.
Modalità e tempi di erogazione del servizio
Visti tutti i documenti acquisiti dall'ufficio, l'Ufficiale dello Stato Civile cinto della sciarpa tricolore, celebra il matrimonio. Chiede agli stessi, alla presenza dei testimoni, se intendono prendersi come legittimi sposi ed a risposta affermativa ne dichiara l'unione. Dopodiché, sempre alla presenza dei testimoni, legge agli sposi gli articoli 143, 144, 147 del Codice Civile relativi ai diritti e ai doveri reciproci, all'indirizzo della vita familiare, alla residenza della famiglia e ai doveri verso i figli.
Al momento del matrimonio viene redatto l'atto che, finita la cerimonia, viene sottoscritto dagli sposi, dai testimoni e dall'Ufficiale dello Stato Civile.
Nel limite del possibile, i matrimoni vengono concordati con i futuri sposi nei giorni e negli orari da loro preferiti.
Celebrato il matrimonio, se gli sposi, o uno di essi risiede in altro Comune, l'Ufficiale dello Stato Civile trasmette nel giorno successivo alla eseguita celebrazione, copia autentica dell'atto di matrimonio, all'Ufficiale dello Stato Civile del Comune di residenza degli sposi ai fini della trascrizione, da avviso agli Ufficiali dello Stato Civile dei Comuni di nascita degli sposi ai fini dell'annotazione sugli atti di nascita.
Eventuali note per l'utente
Se lo sposo è sordo o sordomuto e sa leggere, l'Ufficiale dello Stato Civile gli presenta il Codice Civile affinchè legga gli articoli 143, 144 e 147. Se è sordomuto e sa scrivere deve fare per iscritto la dichiarazione di voler contrarre matrimonio. Se lo sposo sordo o sordomuto non sa ne leggere ne scrivere, l'Ufficiale dello Stato Civile nomina un interprete e fattogli prestare giuramento, si vale di lui per rivolgere allo sposo le domande, ricevere le risposte e dargli comunicazione delle disposizioni di legge. L'interprete viene assunto anche nel caso di straniero che non conosce la lingua italiana.
La celebrazione del matrimonio ed il relativo atto competono all'Ufficiale dello Stato Civile.
Il relativo procedimento è istruito a cura del responsabile dell'ufficio di Stato Civile.