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Montale, paese della fiaba - II edizione

Evento
Nome Valore
Data 30 marzo 2023 - 31 marzo 2023
Ora 09:00
Organizza Comune di Montale
Montale, paese della fiaba 2023
Convegno, mostre e narrazioni
30-31 marzo 2023
Presso Badia - Ex Sala Consiliare (30 marzo) e Nuovo Centro Culturale Nerucci (31 marzo).
Per le iscrizioni inviare il modulo a protocollo@comune.montale.pt.it
Scarica il programma e il modulo d'iscrizione al convegno del 31 marzo
Scarica il programma e il modulo d'iscrizione al convegno del 31 marzo
  PDF1,3M Brochure - Montale, paese della fiaba 2023

  PDF50,8K Scheda d'iscrizione - Pomeriggio di studi - 31 Marzo 2023

Iscrizioni

Evento gratuito, per partecipare alla seconda giornata del 31 marzo è necessario iscriversi inviando il modulo scaricabile a fondo pagina a protocollo@comune.montale.pt.it

Abstract Convegno 31 Marzo 2023

Stefano Giovannuzzi

Calvino e le «Fiabe italiane» nell'Italia degli anni Cinquanta

L'obiettivo dell'intervento è collocare l'operazione delle Fiabe italiane di Calvino, apparse nel 1956, in una stagione di forte recupero delle tradizioni popolari. Basti pensare che l'anno prima,1955, Pasolini ha pubblicato il Canzoniere italiano. Antologia della poesia popolare. E nel 1952 (in collaborazione con Mario dell'Arco) Poesia dialettale del Novecento. Il contesto storico è inoltre caratterizzato in modo più ampio dalle ricerche etnografiche di Ernesto De Martino, che esplora il meridione (la Basilicata, in particolare). Le Fiabe italiane nascono dunque in questo contesto e nello stesso tempo se ne distanziano – o almeno, questo sembra lo scarto significativo – per la scelta dell'italiano standard come modello espressivo.

Fabrizio Scrivano

Collodi tra le fiabe, Pinocchio in fuga

Proprio per la sua indiscutibile peculiarità, l'invenzione collodiana del personaggio Pinocchio e delle sue avventure richiede di essere ricollocata sia negli ambiti di genere più prossimi o pertinenti (fiaba, favola, letteratura per l'infanzia) sia di essere compresa nel ruolo che svolge nel dominio della letteratura. Avventure di Pinocchio è una narrazione che rielabora, con modi allusi e parodici, con processi di mascheramento e con ispirazione umoristica, un insieme eterogeneo di repertori narrativi e di intrattenimento Questo intervento sarà dedicato al suo rapporto con la narrazione fiabesca antica e moderna e al legame con la narrativa novellistica. Le Avventure, infatti, reinterpretando generi tanto solidi quanto in via di estinzione, riescono a restituire ad essi la prospettiva di uno spazio letterario e mediale entro cui irradiarsi.

Oleksandra Rekut

Pinocchio in Ucraina: traduzioni, riscritture, arte coreutica e teatro

Nonostante che la prima traduzione ucraina della nota fiaba di Collodi risalga al 1923, ancora oggi si fa fatica a recuperarne lo spirito originale travisato dalla Piccola chiave d’oro o le avventure di Burattino dell’autore russo Aleksej Tolstoj che ne ha praticamente preso il posto per le generazioni di bimbi sovietici. A partire dall’analisi comparativa di questi due testi si andrà a riflettere sulle riscritture ucraine come La sconfitta di Carabas di Olena Dan’ko, La sconosciuta del Paese delle gibigiane di Vsevolod Nestajko, La chiave di metallo giallo di Max Frei, nonché sul balletto Le avventure di Pinocchio allestito all’Opera Nazionale in questa ultima stagione e, per finire, sulla favola filosofica Pinocchio o il racconto di come diventare umani in scena al Teatro sul Pečers’k di Kyiv tra febbraio e marzo del 2023.

Maria Varano

Pinocchio: padre e figlio e lo scambio dei ruoli

Verso la fine del libro, Pinocchio, dopo averne combinate di tutti i colori, cerca il suo babbo (che era partito in cerca del burattino) e su indicazione di qualcuno va verso il mare per ritrovarlo. Mentre nuota alla ricerca del padre, viene inghiottito insieme a un tonno da un pescecane, che nella versione disneyana, diventa una balena (io preferisco questa al pescecane). Nel suo ventre avviene la Ri-conoscenza tra padre e figlio. Il termine fa pensare alla gratitudine del figlio nei confronti del padre per averlo creato e al padre per essere stato trovato e successivamente salvato. Entrambi scoprono che erano alla ricerca l’uno dell’altro. E scoprono anche che desideravano quell’incontro. Quella “pancia” diventa uno spazio-casa per raccontarsi e per lo scambio di ruoli: il figlio diventa colui che salva il padre lo porta fuori da quel posto che lo aveva alloggiato temporaneamente e sottratto all’annegamento. La bocca della balena ha una duplice funzione: imprigiona e salva. Ma la porta/bocca permette anche la fuga, in un’operazione circolare dove iniziano e finiscono prigionia e libertà.

La Ri-Conoscenza diventa un Conoscersi nuovamente. Come succede molte volte, nelle famiglie, quando i figli crescono e i genitori diventano più saggi invecchiando. Si ricompongono certi conflitti e l’amore paterno e filiale tornano a essere vivi. Tant’è vero che tornati a casa, svegliandosi il burattino diventato umano chiede, saltando al collo di Geppetto e coprendolo di baci:

– Levatemi una curiosità babbino: ma come si spiega tutto questo cambiamento improvviso?

– Questo improvviso cambiamento in casa nostra è tutto merito tuo.

– Perché merito mio?

– Perché quando i ragazzi, di cattivi (così nella versione originale) diventano buoni, hanno la virtù di far prendere un aspetto nuovo e sorridente anche all’interno delle loro famiglie.

Sabrina Bertini

A Taste of the Moon:

Storytelling e orientamento narrativo in lingua inglese dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di I grado

A volte le esperienze didattiche più significative nascono da esperimenti quasi casuali. Da un mio progetto di tre anni fa, presentato alla Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo nel quale lavoravo e tuttora lavoro, è nata la mia passione per l’attività di Storytelling. Il mio intervento vuole essere una condivisione di questo percorso che va avanti dal 2019/20, proprio da quell’anno scolastico che resterà vivo nei ricordi di tutto il mondo scolastico come “l’anno del primo covid”.

Raccontare una storia in lingua straniera ad un pubblico desideroso di ascoltarti permette di creare un’atmosfera particolare, dove il filtro affettivo si abbassa e ascoltare e parlare in una lingua diversa dalla propria diventa immediatamente spontaneo e naturale.

E’ veramente interessante vedere quanto questa modalità didattica sia vincente con qualsiasi tipo di pubblico. Con pochi e semplici adattamenti metodologici la stessa storia può essere infatti proposta ad alunni della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria. Nel mio intervento cercherò di coinvolgere tutti voi nel magico mondo che ogni volta lo Storyteller crea per il proprio pubblico e di mostrarvi, con alcuni esempi tratti dalla mia esperienza, quanto tale attività sia, in realtà, al tempo stesso estremamente efficace e semplice da utilizzare. Siete pronti? It’s story time

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